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Ue: Cesa, Weber sbaglia, sbagliato mettere in dubbio Renzi

Tutte istituzioni a rischio se salta intesa Ppe-S&D
(ANSA) – STRASBURGO, 2 LUG – L’attacco del nuovo capogruppo del Ppe, Manfred Weber, al presidente del Consiglio è criticato anche dall’interno dei popolari italiani, che vedono anche il rischio di una frattura nella neonata coalizione Ppe-S&D. Lo evidenzia Lorenzo Cesa (Udc) che si dissocia dalle parole del capogruppo tanto nella sostanza quanto per il fatto che il tedesco della Csu ha messo in dubbio le affermazioni del premier. “Non ho condiviso la posizione assunta dal capogruppo – dice Cesa – Non è proprio il sentimento del gruppo Ppe. Non si vive solo di rigore. Un partito popolare che non si occupa dei problemi concreti della gente non si può definire ‘popolare’. Bisogna passare dalla fase del rigore alla fase della crescita” “Poi – aggiunge – non mi è piaciuto che di fronte a un nostro presidente del Consiglio che dice che stiamo facendo le riforme, che stiamo facendo una serie di azioni concrete, si risponda mettendolo in dubbio”. E vista la reazione del capogruppo socialista, Gianni Pittella, che parla di possibili rischi per l’elezione di Juncker, Cesa osserva: “Abbiamo lavorato per trovare un’intesa, e bisogna andare avanti. Altrimenti non vanno avanti le istituzioni. Se non regge l’intesa Ppe-Partito socialista difficilmente le istituzioni vanno avanti. Ed intendo, tutte le istituzioni”.]]>