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Referendum: Udc, NO resta in testa, italiani non cadono nella trappola mediatica 'renziana'

L’Udc si mobilita nel territorio: iniziative nelle prossime settimane a Foggia, Lecce, Avellino, Grosseto, L’Aquila, Brindisi, Perugia e Roma
Le ragioni del No dell’Udc al referendum del 4 dicembre sono tutte nel merito della riforma. “Sarebbe utile – afferma il segretario nazionale del partito, Lorenzo Cesa – che anche il presidente del Consiglio Matteo Renzi non riducesse le ragioni del sì ad uno scontro politico. In queste ultime settimane stiamo assistendo ad un’operazione ben precisa: il Governo sta tentando di usare strumentalmente alcune misure annunciate nella Legge di Bilancio per ‘agganciare’ il consenso degli italiani”. Nonostante tutto – prosegue la nota dell’Udc – “quasi tutti i sondaggi ci dicono che il NO è in crescita: gli italiani sono ben consapevoli che si voterà sulla riforma costituzionale, quindi sulla Carta che è la legge fondamentale dello Stato”. Secondo l’Udc – che nei prossimi giorni organizzerà diverse iniziative in tutta Italia, – bisogna dunque sganciare i due piani “proprio per affrontare nel merito la riforma”. “Questo ci dimostra che gli italiani non cadono nella trappola mediatica della narrativa ‘renziana’”, assicura Cesa. “Siamo contro una riforma che, insieme all’Italicum, dà poteri eccessivi al premier e crea un Senato non eletto dal popolo che diventa un dopo-lavoro dei consiglieri regionali e dei sindaci”, conclude Cesa che annuncia: “L’Udc scende in campo in difesa della Costituzione con iniziative previste nei prossimi giorni a Foggia, Lecce, Avellino, Grosseto, L’Aquila, Brindisi, Perugia e Roma. Mobilitiamoci in difesa della sovranità popolare e della Costituzione”. ]]>