“Il 9 Maggio 1978 l’Italia ha vissuto uno dei suoi giorni più tristi e dolorosi: il ritrovamento del cadavere di Aldo Moro ha rappresentato una ferita aperta per il nostro Paese che la memoria ha tenuto viva per omaggiare e rendere grazie a uno dei più grandi statisti di sempre. Il suo sacrificio, i suoi valori di indipendenza, lealtà passione politica e civile rappresentano degli insegnamenti indelebili per le generazioni future. Come ha sottolineato il presidente della Repubblica , ricordare significa anche non rassegnarsi mai a cercare la verità. Le idee di Moro sull’Europa costituiscano oggi un punto di riferimento per le strategie da mettere in campo in riferimento alle nuove sfide a cui siamo chiamati, a iniziare da quella sull’immigrazione. Serve più coraggio, determinazione e occorre affiancare al ruolo dell’Europa quello dell’ONU: il Mediterraneo torni a essere un bacino di sviluppo e progresso, non un cimitero come purtroppo continua ad essere”. Lo dichiara il segretario nazionale Udc Lorenzo Cesa che oggi ha partecipato alla cerimonia in Via Caetani, a Roma, per la Giornata della memoria, dedicata alle vittime del terrorismo. ]]>